Un terremoto di magnitudo 7.5 è stato avvertito nella regione di Magallanes, nell'estremo sud del Cile al confine con l’Argentina. Lo riferiscono le autorità della protezione civile che hanno emesso anche un'allerta per il rischio tsunami. Il presidente Gabriel Boric ha invitato la popolazione a evacuare le zone costiere della regione. Al momento non sono stati segnalati danni o vittime.
La scossa è stata avvertita anche in Argentina. Il territorio della Terra del fuoco, arcipelago nella punta sud del Sudamerica, è diviso fra Cile e Argentina. Un ordine di evacuazione per il rischio tsunami è stato diffuso anche sulla costa meridionale dell'Argentina, nel remoto villaggio di Puerto Almanza.
Nuove scosse, di magnitudo 6.1 e 5.3, sono state registrate al largo del sud del Cile dopo il terremoto di magnitudo 7.5. Lo riferisce il Centro sismologico nazionale cileno. La scossa 7.5 è stata registrata alle 8:58 (ora locale) e l'epicentro è stato individuato a 218,1 chilometri a sud di Puerto Williams, a una profondità di 10 chilometri. La seconda scossa, di magnitudo 6.1, è stata registrata invece alle 9:07, con epicentro sempre a 10 chilometri di profondità, 245 chilometri a sud di Puerto Williams. La scossa 5.3 è stata registrata alle 9.55 ora locale con epicentro 238 chilometri a sud di Puerto Williams, sempre a 10 chilometri di profondità.
L'Usgs, il centro statunitense per la rilevazione dei terremoti, ha segnalato nelle ultime ore almeno otto cosse di assestamento, mentre persiste l'allarme tsunami su tutta la costa meridionale del continente. "Agli abitanti della zona di Puerto Almanza, situata a circa 75 chilometri da Ushuaia, sulla costa orientale del Canale di Beagle, viene chiesto di evacuare preventivamente la zona e di spostarsi in zone più elevate e sicure", ha scritto il governo della provincia della Terra del Fuoco sul suo account X.
"Un terremoto di magnitudo 7.5 ha colpito la regione di Magellano e dell'Antartide in Cile. L'Ambasciata d'Italia in Cile monitora la situazione ed è reperibile al numero +56978098998. Il ministro Antonio Tajani è informato e segue gli sviluppi". Lo rende noto la Farnesina su X. L'ambasciata a Santiago, in un altro post, invita i connazionali a monitorare la situazione e a segnalare la propria presenza sul sito dovesiamonelmondo.it o tramite l'app "ViaggiareSicuri".
A generare il terremoto è stato lo scontro fra la più grande delle placche tettoniche, quella del Pacifico, e la placca sudamericana, che comprende l'America del Sud e parte dell'Oceano Atlantico. Il loro punto di convergenza, nel quale la placca del Pacifico scivola sotto la placca sudamericana alla velocità record di oltre 15 centimetri l'anno, è la placca di Nazca, che fa parte della placca del Pacifico. Per questo motivo il Cile è una zona altamente sismica. È qui che il 22 maggio 1960 avvenne, a Valdivia, il più violento terremoto una magnitudo di 9,4, che provocò uno tsunami che raggiunse le coste di Hawaii, Giappone, Filippine, quelle orientali della Nuova Zelanda, quelle sudorientali dell'Australia e le isole Aleutine.