Covid, il governo pensa ad affidare mansioni diverse al personale sanitario che rifiuta di vaccinarsi
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La grande maggioranza degli operatori sanitari- come confermato dal ministro RobertoSperanzanella conferenza stampa tenuta insieme al premier Mario Draghi - si è sottoposta volontariamente alvaccino anti-Covid. L'esigenza di averepersonale medico vaccinato nella sua totalità, però, diventa sempre più stringente. Ecco che, come annunciato da Draghi,il governo (con il ministro della Giustizia, Marta Cartabia) sta lavorando a una norma che aiuti a dirimere la delicata questione. Per evitare il proliferare di contenziosi, cresce l'ipotesi che l'eventuale futura norma (forse inserita in un decreto) preveda uncambio di mansioni per chi continuerà a rifiutare il vaccino come alternativa alle sanzioni che si stanno ancora definendo. Attribuire nuove funzioni agli operatori sanitari no-vax, al momento, è quindi la strada che il governo Draghi sta pensando di percorrere. Nell'elaborazione del testo a cui lavora Marta Cartabia vi è un decreto che - come evidenziato dal presidente del Consiglio - sarà coinvolto anche il ministero del Lavoro con Andrea Orlando. Rezza: "Vaccinarsi per un medico è un dovere, auspicabile l'obbligatorietà" - "Un operatore sanitario dovrebbe considerare un diritto e un dovere la vaccinazione". Così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza durante la conferenza stampa al Ministero della Salute. "Non si dovrebbe neanche arrivare a una legge per l'obbligatorietà". Tutto il personale sanitario dovrebbe vaccinarsi, ma "se così non fosse provvedimenti adeguati sono auspicabili".