L’Intelligence britannica ha ipotizzato che a provocare le quattro falle nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 sono state delle bombe, posizionate a circa 80 metri di profondità nel Mar Baltico (al largo di Svezia e Danimarca) probabilmente da robot di manutenzione che operano all'interno della struttura.
Se tale teoria dovesse essere confermata, sarebbe certo il sospetto di un attacco di Stato da parte della Russia.
Al momento delle esplosioni le tre condutture dei gasdotti contenevano circa 800 milioni di metri cubi di gas, che si sono dispersi nelle acque del Baltico.