La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 564. I rappresentanti di Qatar ed Egitto, mediatori nei negoziati tra le parti in conflitto, hanno proposto un nuovo accordo che prevede un cessate il fuoco per cinque-sette anni, la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani in cambio del rilascio di prigionieri palestinesi, la fine ufficiale della guerra e il completo ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza. Il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, esponente dell'estrema destra nel governo israeliano, ha dichiarato che "la liberazione degli ostaggi da Gaza non è l'obiettivo più importante, ma che va risolto il problema di Gaza". Una settimana dopo l'avvio dei negoziati sulla capacità nucleare di Teheran, si è tenuto a Roma il secondo round di colloqui tra Iran e Stati Uniti, con la mediazione dell'Oman. Al termine, Teheran ha parlato di "colloqui costruttivi".