La guerra in Ucraina, giunta al suo sessantaquattresimo giorno, non accenna a fermarsi. Al contrario, il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, raccontando i continui attacchi al Paese, ha dichiarato: “Questa notte è stata una notte con un numero colossale di bombe al fosforo. Cinquanta attacchi aerei, razzi, colpi di artiglieria, e tutto ciò che un barbaro può usare contro l’umanità”.
Intanto, l’ambasciatrice Usa per gli affari di giustizia penale internazionale, Beth Van Schaack, ha dichiarato all’Onu che “un’unità militare russa operante nelle vicinanze di Donetsk ha giustiziato gli ucraini che stavano tentando di arrendersi, piuttosto che prenderli in custodia”.
E come ha affermato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres: “I civili pagano il prezzo più caro della guerra. Questo va ricordato in ogni parte del mondo”.