Il governo israeliano ha deciso di annullare le sanzioni previste per oggi su Gaza, che avrebbero dovuto includere la limitazione degli aiuti umanitari e la chiusura del valico di frontiera di Rafah tra la Striscia e l'Egitto. Lo riferisce l'emittente pubblica Kan. Le misure erano state adottate dopo che Hamas aveva inizialmente consegnato solo i resti di quattro dei 28 ostaggi uccisi. La revoca delle sanzioni è stata presa dopo che Hamas ha restituito martedì sera i corpi di quattro ostaggi e ha annunciato che oggi restituirà altre quattro salme. Tre cadaveri sono già stati identificati: si tratta di Uriel Baruch, Tamir Nimrodi ed Eitan Levy. Il quarto, secondo una fonte di sicurezza citata dall'emittente Channel 12, si sospetta che possa appartenere a un palestinese ucciso nel corso del conflitto. Intanto, in un’intervista alla Cbs News, Netanyahu ha lanciato un monito: "Se Hamas non accetterà di disarmarsi, si scatenerà l'inferno. In primo luogo, deve consegnare le armi. In secondo luogo, bisogna assicurarsi che non ci siano fabbriche di armi all'interno di Gaza. Non ci deve essere contrabbando di armi a Gaza. Questa è la smilitarizzazione", ha aggiunto. Donald Trump, che lunedì ha firmato l'accordo di pace per Gaza a Sharm el Sheik, non è convinto dell'istituzione dei due Stati, ma ribadisce che ricostruirà la Striscia. E avverte: "Se Hamas non rinuncia alle armi, ci penseremo noi".