Papa Francesco, ricoverato da 13 giorni al Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale, ha trascorso una notte tranquilla e sta riposando. Lo riferisce la sala stampa vaticana, secondo cui il Pontefice prosegue le terapie mediche "con le stesse modalità dei giorni scorsi", quindi anche con l'uso di ossigeno ad alti flussi. Bergoglio, però, può alzarsi e fa anche uso della poltrona della sua stanza al decimo piano al Policlinico Gemelli di Roma. Inoltre è "probabile" che i dati della Tac alla quale il Santo Padre è stato sottoposto martedì vengano resi noti in giornata, insieme al bollettino medico giornaliero.
Tutte le scuole cattoliche oggi saranno unite nella preghiera per Papa Francesco. È stato organizzato un momento di raccoglimento di studenti e famiglie per la salute del Papa e si produrranno video, disegni, pensieri che le scuole poi pubblicheranno sui propri siti, negli oratori e nelle parrocchie di riferimento o invieranno in Vaticano. "Gli facciamo così sentire la nostra vicinanza, il nostro sostegno e il nostro impegno a camminare con lui sulla via del Vangelo", spiega la presidente di Fidae, federazione di scuole cattoliche, Virginia Kalandich.
Il parroco di Gaza: "Commossi, il Papa ci dà conforto" Papa Francesco, in questi giorni di ricovero, quando ha potuto, ha continuato a telefonare alla parrocchia di Gaza, come aveva fatto praticamente tutti i pomeriggi da quando è scoppiata la guerra. "Come parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza siamo sempre lieti e commossi nell'ascoltare la sua voce. Ci dà tanto conforto", "è una chiamata benedetta", "una grande gioia, anche in mezzo a tante prove, il fatto di sapere che, nonostante il suo delicato stato di salute, il Santo Padre continui a pensare e a pregare per tutti e per la pace a Gaza e, allo stesso tempo, continui anche a ringraziarci, per le nostre costanti preghiere" dice il parroco della Sacra Famiglia, padre Gabriel Romanelli.