Un terremoto di magnitudo 7.7, seguito da un secondo sisma di 6.4, ha colpito la Birmania, con epicentro a 16 chilometri a nord-ovest di Sagaing, nel centro del Paese, e profondità a 10 chilometri. Al momento i morti accertate sono almeno 144 mentre altre 732 persone sono rimaste ferite. Il bilancio è destinato a peggiorare: secondo il servizio geologico Usa le vittime potrebbero essere migliaia. Tra i morti decine sono bambini, deceduti nei crolli di un monastero a Taungoo e di una moschea a Mandalay. Il sisma, 300 volte più forte di quello di Amatrice, è stato devastante anche oltre confine: è stato avvertito con forza anche in Cina, India, Laos, Bangladesh e soprattutto in Thailandia dove, a Bangkok, un grattacielo in costruzione è crollato e decine di persone risultano disperse (8 le vittime finora accertate).