Sesta vittima per West Nile nel Lazio. Si tratta di una donna di 83 anni di Pontinia, morta all'Ospedale Santa Maria Goretti di Latina. La paziente era arrivata in pronto soccorso il 24 luglio. Ricoverata in rianimazione in gravi condizioni per la presenza di pluripatologie concomitanti, è deceduta nel reparto di terapia intensiva. In tutta Italia sono 13 le persone decedute per il virus.
Salgono a 173 nel nostro Paese dall'inizio dell'anno i casi confermati di infezione (erano 89 nel precedente bollettino). Lo afferma il quarto bollettino della sorveglianza dell'Istituto superiore di sanità. Tra i casi confermati 72 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 2 Lombardia, 4 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 2 Emilia-Romagna, 37 Lazio, 21 Campania, 1 Basilicata, 1 Sardegna), 14 casi asintomatici identificati in donatori di sangue, 85 casi di febbre, 1 caso asintomatico e 1 caso sintomatico.
La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive finora segnalate, è pari al 15% (nel 2018 20%, nel 2024 14%). "La situazione è monitorata con attenzione da tutte le istituzioni competenti, sia a livello centrale che a livello territoriale. Al momento non emergono particolari segnali di allarme", ha sottolineato Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di malattie infettive dell'Iss. "Ricordiamo l'importanza delle misure di prevenzione, sia quelle tese a contrastare la proliferazione delle zanzare che quelle mirate a proteggersi dalle punture. Ricordiamo inoltre, soprattutto nel caso di soggetti fragili o anziani di rivolgersi al proprio medico in caso di febbre".