La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.148. Gli Stati Uniti non firmano un comunicato di condanna del G7 all'attacco russo a Sumy (il bilancio è di almeno 35 morti e centinaia di feriti) citando l'esigenza di continuare le trattative con Mosca. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti. Il Canada, che ha la presidenza del gruppo, ha detto agli alleati che senza il sostegno americano è impossibile procedere con il comunicato. Secondo la Casa Bianca, inoltre, Trump e Witkoff ritengono che la Russia miri a porre fine al conflitto in Ucraina e che un partenariato economico con Mosca potrebbe essere fattibile. Il segretario generale della Nato Rutte incontra Zelensky a Odessa: "Il sostegno dell'Alleanza a Kiev è incrollabile". Mentre il leader ucraino liquida l'inviato Usa Witkoff, che a Fox News dice che un eventuale accordo di pace con la Russia includerebbe la questione dei "cinque territori" occupati. Per Zelensky, "tutti i territori appartengono allo Stato unitario dell'Ucraina, per noi queste sono linee rosse".